Quante volte e nei più svariati contesti abbiamo sentito utilizzare l’espressione “le parole hanno un peso”. Una locuzione per lo più associata ad esperienze verbali negative (parole ostili o di dubbio gusto, conversazioni che feriscono, critiche che ci lasciano turbati) che in un modo o nell’altro lasciano il segno.
Stavolta invece ne vorrei parlare come chiave di volta del percorso di scrittura e produzione di una richiesta di contributo. Già.
Perché tra “saper scrivere” e “saper scrivere nel modo appropriato per un bando” c’è una grande differenza. Le parole non assumono più un peso, assumono un valore.
E non è solo questione di un buon vocabolario tecnico, di un linguaggio perfezionato sui temi, ma anche di attenzione ai dettagli, di un quadro d’insieme che quasi sempre esula dal contesto stringente riassunto in poche pagine del regolamento di un bando.
Ecco perché, per le organizzazioni che non hanno una risorsa interna, è importante l’affiancamento di un grant writer professionista.
Il progettista riesce a vedere il valore, l’impatto sociale e/o culturale, dove l’organizzazione vede una semplice azione di progetto o ha solo una idea di massima. Ma questa capacità del progettista di sviluppare le potenzialità di una proposta e dell’organizzazione non si materializza dal nulla, è frutto di competenza e professionalità.
Ma quali sono le qualità principali di un buon grant writer?
Esperienza
Non c'è alcun sostituto per l'esperienza. Un progettista esperto avrà probabilmente la maggior parte (o tutte) delle qualità aggiuntive elencate di seguito.
Organizzazione
Il progettista deve raccogliere dettagli e informazioni da molteplici fonti e riunirle insieme in un sistema complesso ed entro una certa scadenza. Serve quindi molta organizzazione, mantenimento dei tempi previsti e sollecitazione costante dei partner perché rispettino gli impegni di partecipazione.
Creatività
Un buon grant writer sa come bilanciare le capacità di scrittura creativa con gli obblighi dettati dalle linee guida dell’ente finanziatore.
Scrittura
Non può assolutamente mancare la capacità di scrittura, sia in termini di contenuti che di ortografia e sintassi.
Pensiero critico
Il progettista deve essere in grado di pensare in modo critico, utilizzando capacità analitiche e indirizzando l’organizzazione quando necessario. Un progettista affidabile sarà onesto e schietto con l’organizzazione rispetto anche a limiti e perplessità sulla proposta per raggiungere il miglior risultato.
Attenzione ai dettagli
I regolamenti e gli avvisi di finanziamento sono molto dettagliati; quindi, è necessaria la giusta attenzione alle piccole cose, dai dettagli delle linee guida all’analisi di contesto, agli aspetti amministrativi e di rendicontazione, fino all'ortografia e alla grammatica.
Buona comunicazione
La scrittura è un processo collaborativo tra chi scrive e l'organizzazione richiedente. Il grant writer deve sapere comunicare (e ascoltare) bene con l’organizzazione, in modo chiaro e completo.
Capacità di ricerca
La costruzione di una domanda richiede quasi sempre una ricerca di base e un’analisi di contesto per supportare le argomentazioni avanzate. Un buon progettista è anche un buon ricercatore di dati e documenti a supporto della richiesta.
Passione
Il progettista si preoccupa di ciò che sta scrivendo. Non potrà percepire le stesse emozioni e lo stesso coinvolgimento dell’organizzazione, perché non è al suo interno, ma deve condividere la mission e l’idea progettuale che l'organizzazione vuole proporre per essere realmente efficace.
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